È lecito registrare una conversazione con il cellulare?

È lecito registrare una conversazione?

In quali casi è legale registrare una conversazione o le chiamate? Qui sotto vi spieghiamo quando è lecito registrare una conversazione, per esempio con il cellulare. Infatti, registrare una conversazione può essere molto utile e, se si rispettano le disposizioni normative, si può effettuare in modo pienamente legale.

 

Quando è legale registrare una conversazione – cosa prevede la legge al riguardo?

Per prima cosa, bisogna distinguere la semplice registrazione, fatta mediante cellulare, dall’intercettazione telefonica. Infatti, quest’ultima avviene di nascosto ed è effettuata dalla polizia giudiziaria. L’intercettazione può essere autorizzata solo dal giudice, peraltro in un numero tassativo e limitato di casi (gravi).

Al contrario, una semplice registrazione è effettuata con l’ausilio di un cellulare ed è fatta da un soggetto privato ad una o più persone. Di solito, la registrazione serve per tutelare un diritto ed è utilizzata in un processo penale o civile.

È legale registrare una conversazione tra presenti, pertanto il soggetto che la effettua deve essere presente durante la conversazione. Non è necessario che i soggetti siano stati avvisati del fatto che li si stia registrando.

Questo vale anche per le conversazioni telefoniche: esse possono essere memorizzate anche all’insaputa dell’interlocutore.

 

È legale la diffusione della conversazione?

In linea di principio, no. La divulgazione dei contenuti della conversazione può avvenire solo previo consenso dei soggetti registrati, oppure in giudizio, per far valere un proprio o altrui diritto.

Nell’ambito del processo penale, una registrazione viene considerata “prova documentale” ed è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice.

 

In quali casi non è consentito registrare una conversazione?

Se la persona desidera registrare una conversazione di nascosto, ma non è presente fisicamente dove questa conversazione si svolge, sta commettendo un illecito.

Ad esempio, una persona vuole conoscere l’opinione che un collega ha di lei. Questa persona si dirige verso i servizi e lascia il cellulare nell’ufficio, con il microfono acceso. Una registrazione di questo tipo non è consentita, perché quel collega potrebbe sbilanciarsi e dire cose che non avrebbe mai detto in presenza della persona interessata.

Si tratta di interferenze illecite nella vita privata: un reato descritto nell’art. 615 bis codice penale.

Inoltre, non è possibile registrare una conversazione di nascosto nella dimora del soggetto che si vuole registrare. La dimora è da intendersi in maniera estensiva: l’ufficio, il garage, l’automobile.

 

Cosa si rischia se si registra una conversazione illecitamente?

Come anticipato, l’art. 615 bis codice penale descrive il reato denominato “interferenze illecite nella vita privata: “Chiunque, mediante l’uso di strumenti di ripresa visiva o sonora, si procura indebitamente notizie o immagini attinenti alla vita privata … è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni“.

Da quest’articolo si evince chiaramente che le conseguenze in caso di registrazione illecita non sono affatto di poco conto: infatti è prevista una pena detentiva da sei mesi a quattro anni.

La diffusione della conversazione a terzi integra invece il reato delineato dall’art. 617 codice penale:

Chiunque, al fine di recare danno… diffonde con qualsiasi mezzo riprese audio o video, compiute fraudolentemente, di incontri privati o registrazioni… di conversazioni… svolte in sua presenza o con la sua partecipazione, è punito con la reclusione fino a quattro anni“.

Inoltre, sono applicabili le normative in materia di Privacy e trattamento di dati personali, come l’art. 167 decreto legislativo 196/2003.

Attenzione: la normativa sulla Privacy è molto severa, per cui meglio informarsi prima su cosa sia consentito e cosa no, così si eviteranno spiacevoli conseguenze.

 

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